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I recenti sviluppi nel mercato azionario!

La paura fa…ETF, specie in Italia!

August 7, 2014 by admin

Paura, aleatorietà, incertezza e rischio: sono solo alcune delle espressioni che delineano l’attitudine della piazza finanziaria europea ed italica nel corso degli ultimi anni.

Tensione e timore, connessi soprattutto al rischio di fallire, di avere un’unica possibilità di scelta e di non avere alternativa se non il ricercare quell’investimento a minor rischio. In altri termini, Titoli Fixed Income.

Con uno Spread BTP/Bund divenuto segnale inesorabile di una precarietà finanziaria connessa non solo all’industria e all’impresa ma anche alle più alte cariche statali, il mercato domestico è tornato a rappresentare il rifugio ideale dei risparmiatori, specie per i titoli a reddito fisso.

Diversificazione e costi ridotti contro la paura

In uno scenario in cui i costi di posizionamento su un determinato asset si sono fatti sempre più ingenti e in cui si è iniziata a sentire la fondamentale rilevanza della diversificazione, gli ETF sono subentrati a coprire tali richieste, ampliando il mercato degli Exchange Traded Funds a nuove e variegate tipologie di strumenti obbligazionari.

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Diversificazione per area geografica, per tipologia di attività a reddito fisso, per settore di riferimento, per metodologia di replica adottata; e ancora, più nello specifico, ETF dai Paesi Emergenti al mercato nazionale, ETF dai titoli Governativi ai corporate bond, ETF (www.trend-online.com/investire-etf.html) con coperture specifiche legate all’andamento dell’inflazione e alle valute. Cosa scegliere ora?

Provider e indici a cui affidarsi

Per ovviare a tale situazione, da inizio 2014 alcuni dei principali Provides mondiali (primo tra tutti iShares) hanno lanciato nuovi prodotti focalizzati proprio sulla gestione dei rischi e sul venire incontro alla richiesta di prodotti a duration contenuta e basse spese di gestione e partecipazione. Tra le preferenze di indici posti come benchmark, dunque, si è affermato l’iBoxx EUR Liquid Investment Grade Ultrashort di Markit (composto da obbligazioni a tasso fisso e variabile, rispettivamente con durata 0-1 anni e 0-3 anni), l’iBoxx USD Liquid High Yield 0-5 Capped anch’esso di Markit (composto da 150 obbligazioni corporate a duration contenuta e rendimento elevato in dollari) e l’Euro Corporate Bond Interest Rate Hedged di Barclays (titoli investment grade emessi dal settore industriale e finanziario a tasso fisso in euro, con copertira dal rischio di tasso di interesse) (http://borsaitaliana.weebly.com/blog/etf-la-perfezione-della-replica-ed-il-tracking-error).

 

 

 

 

 

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